La bilancia non pesa:
quanto vali
l’importanza che hai
la tua intelligenza
le tue qualità e capacità
l’amore delle persone
la tua sensibilità
tutto ciò che hai costruito nella tua vita
la tua felicità
il tuo dolore interiore
la perfezione
la bellezza
(“In cammino verso il sole” Giulia Andretta)
Nel DSM - 5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali), i disturbi della nutrizione e dell’alimentazione sono caratterizzati da un persistente disturbo dell’alimentazione oppure da comportamenti inerenti all’alimentazione che hanno come risultato un alterato consumo o assorbimento di cibo e che compromettono significativamente la salute fisica o il funzionamento psicosociale (DSM-5).
Questa tipologia di disturbi colpiscono soprattutto gli adolescenti, con una percentuale molto elevata nelle ragazze anche se negli ultimi anni sembra oramai essere presente anche nei maschi. L’età di insorgenza è verso i 10/12 anni, con un picco verso i 14-18 anni.
Nel DSM-5 troviamo i relativi disturbi:
PICA
La caratteristica fondamentale della pica è la persistente ingestione di una o più sostanze senza contenuto alimentare, non commestibili per un periodo di almeno 1 mese che risulti sufficientemente grave da giustificare attenzione clinica. Di solito le sostanze ingerite tendono a variare con l’età dell’individuo e con la disponibilità delle sostanze stesse e possono comprendere carta, sapone, stoffa, capelli, lana, terra, gesso, talco in polvere, vernice, gomma, metallo, ciottoli, carbone, cenere, creta, amido o ghiaccio. E’ stato incluso il termine non commestibile perché la diagnosi di pica non viene applicata all’ingestione di prodotti dietetici che hanno un apporto calorico minimo. L’ingestione di sostanze senza contenuto alimentare, non commestibili può essere una manifestazione associata ad altri disturbi.
In alcune popolazioni mangiare terra o altre sostanze senza contenuto alimentare può avere un valore spirituale, medico o sociale, o essere ritenuta una pratica culturale sancita o socialmente normata.
La pica si verifica sia nei maschi sia nelle femmine.
DISTURBO DA RUMINAZIONE
La caratteristica fondamentale del disturbo da ruminazione è il ripetuto rigurgito del cibo dopo la nutrizione o l’alimentazione per un periodo di almeno 1 mese.
Gli individui possono descrivere il proprio comportamento come abituale o al di fuori del loro controllo.
DISTURBO EVITANTE/RESTRITTIVO DELL’ASSUNZIONE DI CIBO
La caratteristica diagnostica principale del disturbo evitante/restrittivo si manifesta attraverso la persistente incapacità di soddisfare le appropriate necessità funzionali e/o energetiche. E’ caratterizzato dall'evitamento del cibo o dalla limitazione dell'assunzione di cibo che risulta in significativa perdita di peso, carenza nutrizionale, dipendenza dal supporto nutrizionale e/o grave disturbo del funzionamento psicosociale. Ma a differenza dell'anoressia nervosa e della bulimia nervosa, questo disturbo non comprende la preoccupazione per la forma del corpo o per il peso.
ANORESSIA NERVOSA
Le caratteristiche principali dell’anoressia sono: persistente restrizione nell’assunzione di calorie, intensa paura di aumentare di peso o di diventare grassi, oppure un comportamento persistente che interferisce con l’aumenti di peso; presenza di una significativa alterazione della percezione di sé relativa al peso e alla forma del corpo. L’individuo mantiene un peso corporeo al di sotto di quello minimo normale per età, sesso, traiettoria di sviluppo sociale e salute fisica.
BULIMIA NERVOSA
Le caratteristiche essenziali della bulimia nervosa sono: ricorrenti episodi di abbuffata, ricorrenti e inappropriate condotte compensatorie per prevenire l’aumento di peso (come vomito autoindotto, abuso di lassativi, diuretici o altri farmaci, digiuno o attività fisica eccessiva). Livelli di autostima indebitamente influenzati dalla forma e dal peso del corpo. Un “episodio di abbuffata” è definito come l’ingestione in un determinato periodo di tempo di una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui assumerebbe nello stesso tempo e in circostante simili. L’eccessivo consumo di cibo deve essere accompagnato dalla sensazione di perdere il controllo.
DISTURBO DA BINGE-EATING
Le caratteristiche essenziali di questo disturbo sono: ricorrenti episodi di abbuffata, mangiare in un determinato periodo di tempo (es. un periodo di due ore) una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la maggior parte degli individui mangerebbe nello stesso tempo in circostanze simili. Sensazione di perdere il controllo (sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o a controllare cosa si sta mangiando), si mangia fino a sentirsi sgradevolmente pieni, si mangia da soli causa imbarazzo, sensazione di disgusto verso se stessi, depressi o molto in colpa. Rispetto alla bulimia nervosa nel binge-eating non ci sono condotte compensatorie inappropriate, e non si verifica una restrizione dietetica finalizzata a influenzare il peso e la forma del corpo. Questo disturbo è associato a sovrappeso e obesità .
DISTURBO DELLA NUTRIZIONE O DELL’ALIMENTAZIONE CON ALTRA SPECIFICAZIONE
Secondo il DSM 5, questa categoria si applica alle manifestazioni in cui i sintomi caratteristici di un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione, che causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti, predominano ma non soddisfano pienamente i criteri per uno qualsiasi dei disturbi della classe diagnostica dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione.
DISTURBO DELLA NUTRIZIONE O DELL’ALIMENTAZIONE SENZA SPECIFICAZIONE
Questa categoria si applica alle manifestazioni in cui i sintomi caratteristici di un disturbo della nutrizione e dell’alimentazione, che causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti, predominano ma non soddisfano pienamente i criteri per uno dei disturbi precedentemente evidenziati.
Negli ultimi anni si stanno verificando dei disturbi alimentari che non sono ancora stati inseriti nel DSM -5. Questi sono:
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Ultima modifica: 13/11/2019
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